martedì 27 giugno 2017

Mare e...Maremma. Una vacanza in famiglia

Se siete alla ricerca di una destinazione family friendly che unisca il mare, lunghe spiagge, deliziosi borghi, arte e buona cucina ho uno spunto da consigliarvi: la Maremma. Un angolo di terra toscana dal gusto autentico e verace che riesce ad accontentare sia gli amanti della natura che quelli della cultura, unendo i sapori del mare e della campagna.
Punto di partenza l'esplorazione delle antiche città del tufo.


Sorano con le sue case e vicoli in pietra arroccati ai piedi della Fortezza Orsini dominante sulla sottostante valle del torrente Lente. Maestosa costruzione a picco su uno sperone tufaceo, la roccaforte fu eretta dagli Aldobrandeschi nel XII secolo e divenne un inespugnabile baluardo a difesa della città e della sua popolazione che in caso di bisogno poteva essere accolta tutta al suo interno. Nei dintorni di Sorano possibili escursioni alle vie cave, misteriosi sentieri scavati nella roccia in epoca etrusca profondi fino a 25 metri. 
Sovana, a una manciata di chilometri da Sorano, è raccolta intorno alla deliziosa piazza del Pretorio a cui fanno da contorno la facciata con l'orologio del Palazzetto dell'Archivio, il Palazzo Pretorio, la Chiesa di Santa Maria tutti risalenti al XII secolo. La piazza offre buone opportunità per una pasto con un bel tagliere di salumi e formaggi della zona. Più antica, risalente al X secolo, è la Cattedrale romanica di San Pietro e Paolo ai margini del paese. Notevoli gli interni divisi in tre navate da pilastri bicromi con capitelli scolpiti e con accesso alla cripta tufacea.



Chiude il virtuale triangolo delle città del tufo Pitigliano, rinomata meta turistica inserita tra i borghi più belli d'italia. Scenograficamente adagiato su un rupe tufacea a strapiombo, il nucleo urbano più antico si raggiunge attraverso la porta in Piazza Petruccioli che dà accesso a Piazza Garibaldi. Da qui, fiancheggiando le arcate dell’acquedotto mediceo costruito tra il 1636 e il 1639 su progetto cinquecentesco di Antonio da Sangallo il Giovane, ci si addentra nel groviglio di caratteristici vicoli vera essenza di Pitigliano. Nel cuore del centro storico si trova anche il vecchio quartiere ebraico, con sinagoga forno delle azzime e bagno rituale, dal 1500 fulcro della locale comunità ebraica che ha fatto conoscere Pitigliano con l'appellativo di "piccola Gerusalemme".









Prima di proseguire alla scoperta degli altri centri della zona vi consiglio un po' di meritato riposo lungo le coste maremmane per un bagno di mare e sole nelle piccole insenature nascoste tra le scogliere dell'Argentario o nei pressi di Talamone o nei chilometrici arenili di sabbia fine della Feniglia o della Giannella. Per chi ama la natura c'è l'imbarazzo della scelta: il parco naturale della Maremma con ingresso principale ad Alberese, la riserva faunistica della Feniglia con osservatori ornitologici, la laguna di Orbetello oasi del WWF e habitat di circa 200 specie di uccelli e le saline di Tarquinia a cui hanno attinto nel tempo fenici etruschi greci e romani. Solo per citare alcune mete. 





Visto che ho citato Tarquinia non si può non fare cenno all'ingente patrimonio archeologico che impreziosisce queste terre. Un gioiello il Museo Archeologico Nazionale, ospitato nello splendido Palazzo Vitelleschi nel centro storico di Tarquinia, con preziose testimonianze dell'arte etrusca attraverso i secoli e la ricostruzioni di famose tombe dipinte rinvenute nella zona quali la Tomba del Triclinio, delle Bighe e della Nave. Per vedere delle tombe conservate in situ basta spingersi poco fuori il centro nella necropoli di Monterozzi, consistente nucleo di sepolture con camere ipogee finemente decorate con originali cicli pittorici. A chi non bastasse questa full immersion archeologica, nei pressi di Sovana c'è un'altra necropoli visitabile mentre a Vulci vi sono i resti dell'antica città etrusco-romana
Tornando sulla costa consiglio il giro del promontorio dell'Argentario. Punto di partenza e arrivo sono i piacevoli Porto Santo Stefano e Porto Ercole; nel mezzo splendidi panorami e piccoli angoli di paradiso. 
Una visita merita senz'altro Talamone, antico borgo di pescatori il cui nome affonda le radici nella mitologia greca secondo la quale sarebbe sepolto in questo luogo l'eroe ellenico Telamone.
Il paese è dominato dalla duecentesca rocca degli Aldobrandeschi da cui si gode di un bel panorama sul sottostante porticciolo e sulle acque azzurre del Tirreno. 



A pochi chilometri da Capalbio, l'esuberante Giardino dei Tarocchi è una delle attrazioni turistiche di richiamo della zona. Animato da ventidue statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, il parco fu ideato nel 1979 dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle che si è dedicata per 17 anni alla realizzazione di questo tripudio di colori, mosaici e specchi. Per sua natura il giardino non si presta a essere girato con i passeggini. Prima o dopo il parco, si abbina bene una visita al centro storico di Capalbio per un giro sul camminamento di ronda delle mura, la salita sulla torre della rocca Aldobrandesca o una gustosa pausa rifocillante in una delle tipiche trattorie presenti.



La cucina maremmana è un trionfo per i palati con specialità sia a base di pesce che di carne. La cacciagione, in particolare il cinghiale, i tortelli, l'acquacotta, i saporiti salumi, i prodotti ittici pescati in mare o nella laguna di Orbetello, i vini tra cui il celebre Morellino di Scansano o il bianco di Pitigliano rendono la tradizione culinaria locale uno dei tanti validi motivi per programmare una gita in terra di Maremma. 


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