mercoledì 18 maggio 2016

90 anni e non sentirli. La mostra sulla storia Fiorentina a Palazzo Medici Riccardi

Novanta anni di storia, novanta anni di Fiorentina. In occasione del novantesimo anno dalla nascita della Fiorentina è stata allestita una mostra nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi che ripercorre e celebra i primi 60 anni di vita del club, da quel lontano agosto 1926 anno di fondazione al 1966 stagione ricca di successi per la squadra viola.


Ricorre infatti anche la Grazie all'iniziativa del Museo Fiorentina, in collaborazione con ACF Fiorentina e Foundation for Sports History Museums, sono esposti preziosi cimeli dell'epoca che unitamente a immagini inedite e pannelli esplicativi illustrano la storia della società gigliata e ne commemorano le indimenticabili quanto remote vittorie. L'esposizione si articola a questo proposito in tre sezioni, una dedicata all'anno 1926, una dedicata alla vittoria del primo scudetto nel 1956 e l'ultima ai successi targati 1966.



La retrospettiva storica prende il via, come detto, dai tempi pionieristici dell'unione tra le squadre cittadine del Club Sportivo Firenze e Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas da cui ebbe origine l'Associazione Fiorentina del Calcio, maglia biancorossa e campo sportivo in via Bellini, lo stadio fino allora della Libertas costruito tra il 1921 e il 1922 dalla ditta di costruzioni edili della famiglia Pontello che, corsi e ricorsi storici, molti decenni più tardi diventerà proprietaria della società Fiorentina. 


La nascita della Fiorentina si deve alla tenacia, alle abilità diplomatiche e all'impegno economico del marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano che nell'agosto del 1926 riuscì a fondere insieme le due storiche società cittadine mettendo fine a decenni di rivalità e portando finalmente a Firenze quel grande calcio che, a dispetto di altre grandi piazze italiane, ancora mancava. Alcuni scarpini, un pallone e una foto sgualcita dell'epoca richiamano alla mente un calcio fatto di campi polverosi, senza fronzoli, di partite combattute su campi di provincia.


Sotto l'illuminata presidenza del marchese Ridolfi si assistette anche al passaggio dal biancorosso al viola, divenuto da allora il colore simbolo della Fiorentina, e la costruzione nel biennio 1930-1932 dello Stadio comunale allora chiamato Giovanni Berta su progetto di Pier Luigi Nervi.
Sulla base di alcune testimonianze dell'epoca sembra che la data di nascita ufficiale della Fiorentina, correntemente individuata nel 26 agosto 1926, debba essere piuttosto posticipata di 3 giorni a domenica 29 agosto. Da un articolo riportato sul giornale cittadino La Nazione del 27.08.1926 si evince che la sera prima in Bordo degli Albizi sarebbe avvenuta una riunione tra dirigenti di società toscane per proporre al Direttorio Federale una serie di modifiche al regolamento della FIGC. Le due società della Libertas e del Club Sportivo risultano ancora distinte e rappresentate ognuna da relativi dirigenti in carica, il che farebbe pensare ad una fusione ancora non sancita a livello ufficiale.


A trent'anni dalla nascita, sotto la presidenza di Enrico Befani e la guida tecnica di Fulvio Bernardini, arriva il primo glorioso scudetto in riva all'Arno. Il titolo conquistato con cinque turni di anticipo con un pareggio sul campo della Triestina quasi esattamente 60 anni fa, il 6 maggio 1956, concludeva una cavalcata inarrestabile che vide i viola concludere con dodici punti di vantaggio sulla seconda classificata e con una sola sconfitta al passivo subita all'ultima giornata sul campo del Genoa.


Una piccola teca rende omaggio al Grande Torino e alla società granata le cui vicende sportive sono da sempre intrecciate con quelle viola. Un pallone di cuoio, un paio di scarpini e la maglia di Giuseppe Grezar, il mediano di quella quadra che dominò gli anni quaranta del XX secolo. Pochi oggetti dal valore inestimabile per perpetuare il ricordo di quella squadra leggendaria perché "la tragedia non è morire ma dimenticare".
La maglia viola indossata da Armando Segato nella stagione 1956-57 con il tricolore cucito sul petto e il gagliardetto della finale di coppa campioni persa persone contro il Real Madrid di Di Stefano e Gento davanti ad oltre 120000 si concludono gli anni 50.


Con l'ultima sezione si passa alla stagione 1966 che videro i gigliati protagonisti nelle coppie con la doppia vittoria della Coppa Italia e della Mitropa Cup. Due trofei e altrettante splendide maglie. In lanetta, con il classico colletto e scollo a V, giglio e coccarda cuciti a mano e quell'inconfondibile colore viola. Che fa gioire, soffrire e riempie di passione i cuori di una città intera.





Dove: Galleria delle carrozze, Palazzo Medici Riccardi - Via Cavour 3 Firenze
Quando: fino al 29 giugno 2016 tutti i giorni con orario 10-18
Costo: gratuito


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