Come promesso nella prima parte del tour delle gelaterie di Firenze, proseguiamo la nostra esplorazione tenendo a battesimo gli esercizi presenti nel cuore del centro storico della città. Partiamo dalla zona compresa tra Piazza Duomo e Piazza della Signoria, più precisamente da Via del Corso da dove passava il l’antico decumano della Florentia di epoca romana. Insegna rosa al neon ben visibile e via vai pressoché continuo, non è difficile individuare il Festival del gelato attività storica che da quasi 35 anni delizia i palati di fiorentini e non. Nel laboratorio al primo piano il mastro gelatiere fonde la tradizione artigiana della lavorazione alla scelta di materie prime di qualità al loro giusto dosaggio. Il risultato è una gamma di ben 80 varietà di gelato che vanno incontro a tutte le esigenze, con la possibilità di scelta tra gusti classici od originali, a basso contenuto calorico, al latte vegetale o senza lattosio. Per gli appassionati di gusti alla frutta c’è l’imbarazzo della scelta; l’indecisione di fronte ad una gamma simile di tentazioni regna sovrana. Alla fine nel mio cono da 2€ finiscono la novità mojito e yogurt al melograno.
Continuando in via del Corso tra case torri e vestigia della Firenze medievale ci si imbatte, all'angolo con via de’ Cerchi, con una new entry nel panorama delle gelaterie fiorentine che ha aperto i battenti da poco più di un mese: Amorino. Se volete provare il prodotto di una catena di gelaterie creata da due amici italiani nel 2002 e che ora vanta negozi in tutto il mondo, compresa Nuova Caledonia, Réunion e Corea del Sud questo è il posto che fa per voi. Ingredienti naturali, tra cui uova provenienti da fattorie biologiche, la cui lavorazione però non avviene nel punto vendita ma è bensì centralizzata secondo una filosofia aziendale che mira ad avere il controllo completo sul prodotto per garantirne la costanza qualitativa. Il gelato arriva nel punto vendita già mantecato e pronto per essere venduto, una filosofia che non mi affascina molto e che perde il fascino dell’artigianalità legata al singolo gelatiere che produce in proprio. Ho voluto comunque farmi un’idea del loro servizio senza ragionare per partito preso ma testando i loro prodotti. Entrando nel locale si deve seguire un percorso che indica il senso della fila di cui faremmo volentieri a meno. Sul cono (cialda), il cui presso sale a €2,70, il gelato è applicato a piccole palettate fino a creare con un effetto di originalità la forma di una rosa. Tra i gusti segnalo il sorbetto al pistacchio, il caramello al burro salato e il dulce de leche.
Se Amorino è uno degli ultimi arrivati, nella parallela via dei tavolini si trova Perché no!... una delle pietre miliari della produzione gelatiera locale che dal 1939 è punto di riferimento di intere generazioni di fiorentini. Un negozio storico che è sopravvissuto alla guerra, all'alluvione, al tempo e a cambi di gestione ma che ha saputo mantenersi sulla cresta dell’onda con il suo gelato artigianale fatto con gli ingredienti migliori. Ogni giorno della settimana è caratterizzato dalla produzione di gusti speciali quali il ginger, la torta sacher, lavanda e thè verde (cono a partire da €2,50).
Se il palato ha i suoi piaceri, la vista non è certo da meno. Il nostro tour ci conduce infatti lungo via Dante Alighieri, con uno sguardo alla Torre della Castagna e al Museo Casa di Dante, via del Proconsolo stretti tra la Badia Fiorentina e il Museo del Bargello, Piazza San Firenze con il complesso formato dalla Chiesa di San Firenze dall'ex Tribunale ordinario e dalla Chiesa di San Filippo Neri fino a via dei Leoni. Siamo alle spalle di Palazzo Vecchio e degli Uffizi, imbocchiamo via dei Neri tra fiumi di turisti e attività di ristorazione. Al numero 9 sosta obbligata alla Gelateria dei Neri, il regno delle creme e dei gusti al cioccolato tra cui spicca lo speciale “moretto via dei neri”. Non mancano gusti originali quali il croccantino, il caramello via dei neri, pompelmo rosa e passion fruit; il tutto a un rapporto qualità/prezzo davvero eccezionale (cono da €1,80).
Marco Ottaviano il gelato gourmet in via Palmieri, propone una ventina di gusti espressione di una sperimentazione gastronomica ricercata e di una selezione accurata di prodotti che pone particolare attenzione alle eccellenze territorio secondo la filosofia dello slow food. Variegata la produzione di creme, che spazia dalla crema del duca alla crema al vinsanto all'antica crema con scorze arancia. Da segnalare il gelato senza glutine per celiaci riconosciuto dall’AIC.
“E la portai dal Vivoli, a prendere il gelato….” recita così una strofa di una famosa canzone di Riccardo Marasco che cita la gelateria più antica di Firenze, nata nel lontano 1929 come latteria e divenuta pochi anni dopo punto di riferimento per la vendita di gelati. Un locale storico, la cui popolarità negli anni 60 e 70 ha valicato i confini nazionali e che tutt'oggi ha sede in via isole delle stinche a pochi passi da Piazza Santa Croce. Dal Vivoli, per una scelta che li contraddistingue da sempre, il gelato non si vende nel cono ma solo in coppetta (da €2). Per chi volesse provare gusti alternativi segnalo il croccantino al rhum e “festina lente”, una crema agli agrumi e zenzero il cui nome evoca un motto particolarmente caro a Cosimo I de' Medici e forse, chissà, un invito ad affrettarsi a sceglierlo per poi gustarlo lentamente.
Siamo al capolinea del nostro viaggio che ha offerto tante occasioni per assaggiare il gelato, quello buono. E chissà che il futuro non riservi ulteriori piacevoli sorprese legate alla recente approvazione del disciplinare attuativo del regolamento comunale per la tutela e il decoro del patrimonio del centro storico, che prevede obbligatoriamente per le gelaterie la vendita di prodotti realizzati con latte e derivati freschi e ingredienti di filiera toscana (miele, uova, frutta, marmellate). Vedremo quali saranno i risultati di questo provvedimento che mira a una tutela maggiore della qualità del prodotto e alla valorizzazione dei frutti della nostra terra.
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